Qual è il significato di gadget? Scopri la definizione di un termine a volte frainteso

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Da dove deriva il termine gadget? Alcune definizioni ufficiali non sono sempre chiare a tutti, talvolta sono perfino ignorate dalla maggior parte. Ciò comporta che, spesso, delle parole entrano nel linguaggio comune senza essere utilizzate in modo corretto.

È il caso più che altro di termini stranieri, che possono subire in lingua italiana una trasposizione non fedele all’originale.

Ne è un esempio la parola gadget. Di seguito faremo luce sulla sua definizione, analizzando che tipo di oggetto identifica.

Definizione della parola gadget: cosa dicono le fonti ufficiali

Partiamo subito con lo svelare il corretto significato del termine. Per farlo, non esiste modo più affidabile che ricorrere a fonti autorevoli come il Vocabolario Treccani.

La parola gadget indica un oggetto (dispositivi meccanici, elettrici o elettronici, accessori per la casa o per l’automobile, oggetti di uso personale, ecc.), spesso offerto in omaggio dalle aziende durante feste private o pubbliche per essere ricordate.

Solitamente, infatti, si tratta di articoli pubblicitari e dall’aspetto insolito, gradevole e spiritoso, che li rende apprezzati dalla possibile clientela. In pratica, i gadget puntano sull’estetica e sulla personalizzazione per stuzzicare chi li riceverà.

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Breve storia del gadget: come il suo significato si è evoluto nel tempo

L’etimologia della parola è strettamente legata alla comparsa dei primi gadget: si deve infatti agli stessi inventori, ovvero la società francese Gadget, Gauthier & Cie. In occasione della donazione della Statua della Libertà agli Stati Uniti da parte della Francia nel 1886, la compagnia realizzò delle copie in miniatura del monumento da distribuire durante l’inaugurazione. Su questi souvenir era impresso il loro nome: Gadget.

In realtà, il primo gadget mai realizzato risale al 1789 in occasione delle elezioni per la presidenza. Si trattava di medagliette raffiguranti George Washington, ma a determinare il vero successo degli oggetti promozionali furono proprio quei modellini della Statua della Libertà.

Molti abitanti della Grande Mela ne desideravano una copia da tenere nella propria abitazione, dando così avvio a una vera e propria moda, che negli anni successivi non fece che crescere.

La cultura del gadget si è sviluppata fino a essere rivestita di un nuovo ruolo, strettamente promozionale.

Le aziende moderne, infatti, li utilizzano in modo consapevole, con il preciso scopo di attirare la clientela e fare una buona pubblicità alla propria realtà lavorativa.

Se inizialmente questa usanza era diffusa per lo più in musei e istituzioni, nella seconda metà del Novecento la storia del gadget ha subito una svolta, facendolo diventare una delle strategie di marketing di maggiore successo.

I gadget aziendali: come si è sviluppato il concetto moderno

L’idea di gadget si è evoluta nel tempo fino a essere associata a un metodo per espandere l’influenza del marchio di una società, ovvero per far sì che un numero sempre maggiore di clienti si avvicini all’azienda.

Si tratta di un’alternativa spiritosa, divertente, nella migliore delle ipotesi anche utile, nel caso in cui l’oggetto regalato sia di uso comune.

Di fatto, nell’accezione moderna del termine, il gadget è una forma di pubblicità a tutti gli effetti, che cerca di ampliare un business in maniera discreta, ma accattivante.

Si può dire che rappresenta un biglietto da visita meno convenzionale del classico cartoncino.

Gli oggetti che possono essere distribuiti come omaggio sono di svariati tipi. Molto diffuse sono le penne, le chiavette USB, ma anche accessori per il tempo libero o per le vacanze.

Così troviamo, ad esempio, ombrelloni da spiaggia, borracce termiche, o borse da viaggio.

Qualsiasi articolo può diventare un gadget, indipendentemente dalla circostanza in cui lo si può utilizzare, che sia in ufficio o sulla spiaggia. In ogni caso, lo scopo è sempre quello di mettere in evidenza il proprio marchio lasciando il segno.

Si tratta, infatti, di oggetti personalizzabili con un’ampia gamma di possibilità, che consentiranno all’azienda di essere promossa e di non passare inosservata.

A tale scopo è fondamentale che la ditta progetti con attenzione la propria campagna promozionale prima di avviare la distribuzione di gadget. Ciò aiuterà ad avere ben chiari gli obiettivi e a definire un modus operandi con cui poter beneficiare al massimo dei propri oggetti personalizzati.

La pianificazione prevede studi di marketing mirati per stabilire il messaggio da comunicare ai futuri clienti e l’immagine da trasmettere.

È di fondamentale importanza che il gadget sia fruibile, pratico e che duri nel tempo. In questo modo, infatti, chi lo riceve lo potrà utilizzare a lungo e avere il marchio del brand sempre sott’occhio.

Ritratto del gadget perfetto: quali caratteristiche deve possedere

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Trattandosi di una strategia di marketing, un gadget perfettamente funzionale deve possedere determinate caratteristiche per poter attirare un maggior numero di persone.

Innanzitutto, deve trattarsi di oggetti di uso comune, che vengono utilizzati da tutti nel corso della giornata, lavorativa o meno (come le buste per la spesa personalizzate).

Non è un caso che, fra gli oggetti più gettonati, vi siano quelli di cancelleria, adatti tanto alle scrivanie degli uffici quanto a quelle delle abitazioni. Questi gadget, infatti, permettono di raggiungere un elevato numero di persone e promuovono la ditta in moltissime situazioni.

Nel caso di oggetti futili, ma particolari, non bisogna sottovalutarne il potere persuasivo. L’importante, infatti, è che non passino mai inosservati. È il caso delle bandiere pubblicitarie, che hanno il preciso scopo di far saltare all’occhio il messaggio promozionale e, per quanto inutilizzabili, esercitano una forte attrazione.

Anche gli oggetti divertenti, come le calamite, garantiscono una promozione efficace, purché l’aspetto grafico ed estetico sia ben studiato. Un’apparenza gradevole, colorata e giocosa può essere decisiva nell’attirare l’attenzione degli utenti.

Un dettaglio che può fare la differenza è il materiale con cui il gadget è stato realizzato.

Ad esempio, un oggetto composto da materiale riciclato, ecosostenibile e rispettoso della filosofia green sarà molto apprezzato dalla gente, sempre più sensibile a questo tema. Si ha così la possibilità di fare una doppia pubblicità all’azienda: da un lato, promuovendone il nome, dall’altro sottolineando la sua attenzione a valori moderni e più che mai importanti.

Si possono trovare diversi esempi di gadget ecologici e, anche in questo caso, le possibilità di personalizzazione sono davvero infinite.

I gadget aziendali: a cosa servono e quali sono i vantaggi

Infine, vediamo nel concreto quali sono gli effetti positivi dell’utilizzo di gadget per promuovere la propria azienda.

È sufficiente guardarsi intorno per constatare come le società più importanti, come ad esempio McDonald’s e RedBull, se ne servano per attirare un numero sempre maggiore di clienti e ringraziarli per la loro fedeltà.

L’oggettistica ha un potenziale davvero elevato; bisogna solo capire come sfruttarlo.

I vantaggi dell’utilizzo consapevole dei gadget, infatti, non sono affatto insignificanti, soprattutto quando si tratta di prodotti personalizzati facilmente riconducibili alla società emittente.

La creatività e l’originalità che li caratterizza è la chiave per una promozione di successo, perché permette di costruire la cosiddetta brand awareness.

In pratica, mostrare il marchio della propria azienda e fare in modo che il pubblico se ne ricordi, grazie a oggetti divertenti e unici, la rende più popolare.

La distribuzione gratuita di gadget già di per sé aumenta la visibilità della ditta, aumentandone l’esposizione sia al momento della consegna che nelle occasioni in cui sarà utilizzato in futuro.

Inoltre, se il cliente è soddisfatto dell’oggetto promozionale ricevuto, lo utilizzerà – e, di conseguenza, lo mostrerà – più volentieri, contribuendo a sua volta a fare una buona pubblicità all’azienda.

L’utilità dei gadget come oggetti di marketing è evidente nel corso dei grandi eventi organizzati, come le fiere, alle quali partecipano molti venditori e i competitors delle imprese.

In questi casi, la proposta di un oggetto in omaggio può aiutare le realtà lavorative a distinguersi dalla massa, a emergere rispetto alle altre, che appariranno più anonime a confronto con l’originalità della compagnia che accoglie il cliente con un regalo.

Tuttavia, ciò non significa che qualsiasi gadget vada bene: un oggetto scadente, di pessima fattura e di bassa qualità non solo non contribuirà in alcun modo a far crescere l’immagine dell’azienda, ma potrebbe essere addirittura controproducente.

Occorrono, pertanto, gadget belli da vedere, di buona qualità, che esprimano lo spirito della ditta e che possano essere esposti o utilizzati, in modo da accompagnare il cliente nella vita quotidiana.

Infine, un aspetto da considerare è l’importanza che i gadget possono avere non solo per l’utenza, ma anche per gli stessi lavoratori dell’azienda.

Riconoscere il loro operato con un articolo che li faccia sentire valorizzati e importanti per la loro realtà professionale accresce la fiducia nelle proprie capacità, il senso di soddisfazione e quello di appartenenza a una squadra.

Il gadget, in questo caso, è fondamentale per migliorare l’equilibrio interno e l’armonia tra il personale che, grazie a qualche piccolo premio, potrà riconoscersi in un progetto di cui si sente fiero di far parte.

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